DONNE E POLITICA: 1881-2012 PURTROPPO NULLA È CAMBIATO.

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 di Annalisa Maregotto

Così scriveva allora Anna Maria Mozzoni, riconosciuta all’unanimità come una delle intellettuali italiane più famose all’estero, all’on. Zanardelli nel 1881:

 

Illustre signore,

L’uomo e la donna, voi affermate,  non sono chiamati agli stessi diritti e doveri, agli stessi lavori, alle stesse fatiche.

Chi ve lo ha detto on. Zanardelli? Qual Dio ve lo ha rivelato? Il contadino e la contadina non lavorano entrambi la terra? L’operaio e l’operaia non faticano entrambi pel pane quotidiano in mille modi diversi? Ii maestro e la maestra non insegnano tutti e due?  L’artista uomo e l’artista donna, lo scrittore e la scrittrice, il professionista e la professionista non compiono gli stessi offici? Che la generalità degli uomini si dia di preferenza a funzioni che vogliono la forza, e la generalità delle donne s’impieghi di preferenza in lavori di pazienza e di destrezza, altro non significa se non lo spontaneo apprezzamento della propria forza fisica; apprezzamento che ogni individuo fa per proprio conto e che nessuna legge può regolare.  Nelle funzioni nelle quali gli uomini si trovano soli, potete impugnare che non lo siano perché le donne ne furono escluse da leggi fatte dagli uomini? ..

 

Fa sorridere e rabbrividire al tempo stesso leggere le sue parole oggi e rendersi conto che nulla o troppo poco è cambiato, se ancora oggi stiamo qui a proporre la doppia preferenza di genere come un traguardo, rivendicandolo quasi in punta di piedi, sottovoce, quello che nessuno può impedirci di pretendere: gli stessi diritti.

Nulla o troppo poco è cambiato se ancora oggi tocca scorrere fino in fondo una lista dei candidati per trovarvi il nome di una donna, relegata, suo malgrado, al  ruolo di comprimaria anche dagli atteggiamenti fin troppo discutibili di alcune esponenti del “gentil sesso” che hanno finito per svilire  la Politica trasformandola in un esercizio di Burlesque, negando il giusto riconoscimento all’impegno di tutte quelle donne per cui la Politica è passione senza sottomissione, è partecipazione senza commissione.

Nulla o troppo poco è cambiato se oggi le donne del movimento “Se Non Ora Quando” prendono carta e penna per scrivere ai presidenti di partito, o quel che dei partiti rimane, per ribadire che non daranno il loro voto a chi non presenterà liste con il 50% delle donne tra i candidati.

Perché alle donne la Politica piace, ma hanno ben chiaro che Politica e Potere non devono continuare ad essere sinonimi e che la politica degli ultimi anni è stata gestita come un’azienda di cui servirsi, non da servire.

Anche per questo motivo chiedono che i partiti forniscano i profili dettagliati dei candidati, stanche di dover leggere di case comprate da questo o da quello “ a sua insaputa..”, di titoli di studio per corrispondenza, di nipoti acquisite o acquistate…

Perché alle donne la politica piace, ma non vogliono più accettare tassa senza rappresentanza.

Annalisa Maregotto

dal sito FLI ROMA

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12 maggio 2012, ore 20-22, MARO’ LIBERI: famiglie La Torre e Girone in fiaccolata a Roma

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Le famiglie LATORRE e GIRONE in Fiaccolata

12/05/2012 dalle ore 20:00 alle ore 22:00

In itinere, dalla Bocca della Verità a Piazza Santi Apostoli in Roma.

Si passa da Piazza Venezia. 

 

 

Dal 15 febbraio i nostri due Fucilieri di Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone sono detenuti illegalmente e ingiustamente nella prigione indiana di Trivandrum.

 

Da allora arrivano poche e scarne notizie sulla sorte dei “nostri” Uomini. Intanto i mesi sono passati e dalle lontane terre indiane non giunge nulla di confortante. La carcerazione preventiva viene, di volta in volta, prolungata e ai nostri Leoni viene negata la libertà di riabbracciare i propri cari.

Le famiglie di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone scendono in piazza per far sì che presto sia fatta chiarezza.

 

Noi italiani, fieri di essere tali, ci uniremo al loro fianco affinchè l’Italia non resti indifferente alla sorte dei due militari del Reggimento San Marco, che hanno giurato fedeltà alla Bandiera Italiana, servendola sempre e comunque, MALGRADO TUTTO! E’ giunta l’ora che due servitori della patria e padri di famiglia tornino a casa!

 

Il Gruppo Ufficiale “Ridateci i nostri Leoni”, creato sul Social Network Facebook, affiancherà le famiglie Latorre e Girone nella loro battaglia, sempre e comunque, augurandosi che tutti gli Italiani partecipino numerosi a questo Evento che si terrà in

 

Piazza Santi Apostoli di Roma il 12/05/2012 dalle ore 19:00 alle ore 21:00.

 

Tutti devono sapere che, né ieri né oggi né domani,

lascieremo soli i nostri due Leoni.

 

Carolina Latorre e Franca Latorre                                                Vania Ardito e Carmela Girone

(Sorelle di Massimiliano Latorre)                                                   (Moglie e Sorella di Salvatore Girone)

 

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Giovanna Bongiorno scrive di Vanessa Seffer

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Anni or sono, quando per la prima volta l’incontrai in Sicilia, mi chiesi con, incredula  perplessità , come mai una Donna adulta, con responsabilità familiari, dopo lunghi anni di assenza da questa terra solitamente non facile ed ingrata, decidesse di tornarvi.
Me lo chiesi, ma non lo chiesi a Vanessa Seffer che già, con il suo  entusiasmo coinvolgente, con la sua attenzione pragmatica alla soluzione dei problemi, mi aveva  precettato a fare parte del  ” Valore delle Piccole Cose “, l’Associazione da Lei creata e diffusa via web, che oggi conta ……….iscritti ed un ventaglio di attività sociali e culturali che, via via, sono diventate sempre più incisive nella disorganizzata lentezza della realtà palermitana, nella quale, bisogna purtroppo ammetterlo, mentre le istituzioni sovente non conoscono i problemi, a risolverli, più spesso, sono le associazioni di volontariato ed i privati di buona volontà.
Così, via via, ho conosciuto realtà drammatiche che, grazie a collaborazioni di straordinario volontariato e competenza, venivano risolte o quanto meno accompagnate verso soluzioni istituzionali, ho visto crescere il numero e la qualità di attività di formazione ed informazione sociale e culturale, che reputo importantissime e, tra queste,  quelle mirate ai giovani, in particolare a quelli delle 5 classi delle scuole superiori, quelli che  si accingono ad attraversare  la terra di mezzo che sta tra la scuola e le scelte di vita, che è la terra più insidiosa per il mondo giovanile.
Accanto a Vanessa Seffer ho scoperto un universo di meravigliosa dedizione umana e sociale,di straordinarie competenze individuali, una “gioia del fare” che non mi pareva facesse parte della mia frequenza con le consuetudini di questa città, sempre chiedendomi perché, questa Persona straordinaria avesse, malgrado tutte le proprie responsabilità personali e familiari, imboccato un percorso difficile, doloroso e persino insidioso come quello attraversato in questi anni, trascinando con passione, ad accompagnarla in quest’isola di concretezza che via via andava costruendo,cittadini entusiasti  ed amici .
Fatalmente, doveva accadere, che la politica, quella che ormai come un pugile suonato tenta di riprendere il proprio posto sul ring della vita civile, si accorgesse di Vanessa Seffer e delle sue collaudate capacità di impegno sociale e culturale. Fatalmente, sarebbe accaduto che in un momento così tragico per tutta la Nazione e la nostra città di Palermo in particolare, giungesse una chiamata all’impegno istituzionale, a quello che passa, appunto, attraverso la politica che, faticosamente, guarda al futuro.
Il Soldato Seffer ha accettato. Ed ha accettato perchè sa, per esperienza maturata sul campo, che un nuovo viaggio non consiste nel cercare nuove terre ma nell’attraversare quelle che abitiamo osservandole con occhi nuovi.

E noi saremo accanto a lei.

Giovanna Bongiorno

 

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Ecco la lista degli indagati del Parlamento italiano

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Ecco l’elenco: 

  1. ABRIGNANI Ignazio (PDL) – indagato per dissipazione post-fallimentare
  2. ANDREOTTI Giulio (Sen. a vita) – condannato per associazione a delinquere (l’associazione mafiosa è stata inserita nel codice solo dopo l’epoca dei fatti contestati), prescritto
  3. BENVENUTO Romolo (PD) – Ex verde approdato alla Margherita. Nel 1999 è stato condannato in primo grado per atti di violenza contro la sua compagna. Vicenda poi estinta con un risarcimento.
  4. BERLUSCONI Silvio (PDL) – 2 amnistie (falsa testimonianza P2, falso in bilancio Macherio); 2 assoluzioni per depenalizzazione del reato (falso in bilancio All Iberian, Sme-Ariosto); 8 archiviazioni (6 per mafia e riciclaggio, 2 per concorso in strage); 6 prescrizioni; 3 processi in corso (frode fiscale Mediaset, corruzione in atti giudiziari Mills, frode fiscale e appropriazione indebita Mediatrade), tutti sospesi in attesa che la Consulta si pronunci sulla legge sul legittimo impedimento.
  5. BERRUTI Massimo Maria (PDL) – condannato per favoreggiamento
  6. BOSSI Umberto (Lega Nord) – condanne per finanziamento illecito, istigazione a delinquere, vilipendio della bandiera
  7. BRAGANTINI Matteo (Lega Nord) – condannato in appello per propaganda razziale
  8. BRANCHER Aldo (PDL) – condannato in primo grado e appello per falso in bilancio e finanziamento illecito al psi. Il primo reato prescritto, il secondo depenalizzato. Indagato per ricettazione
  9. BRIGANDI’ Matteo (Lega Nord) – condannato in primo grado per truffa aggravata alla regione Piemonte
  10. BRIGUGLIO Carmelo (PDL) – vari processi a carico (truffa, falso, abuso d’ufficio), alcuni prescritti, alcuni trasferiti ad altri tribunali ed in seguito assolto
  11. BUBBICO Filippo (PD) – indagato per truffa aggravata, associazione a delinquere, truffa e abuso d’ufficio
  12. CALDEROLI Roberto (Lega Nord) – indagato per ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale prescritto, indagato per associazione antinazionale reato poi dichiarato incostituzionale
  13. CAMBER Giulio (PDL) – condannato in via definitiva per millantato credito
  14. CANTONI Giampiero (PDL) – patteggia per corruzione e bancarotta fraudolenta
  15. CAPARINI Davide (Lega Nord) – resistenza a pubblico ufficiale prescritto
  16. CARRA Enzo (PD) – condannato per falsa testimonianza
  17. CASTAGNETTI Pierluigi (PD) – rinviato a giudizio per corruzione, prescritto
  18. CASTELLI Roberto (Lega Nord) – indagato per abuso d’ufficio patrimoniale, il Senato vota totale immunità
  19. CATONE Giampiero (PDL) – rinviato a giudizio per associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata, false comunicazioni sociali, bancarotta fraudolenta pluriaggravata e estorsione
  20. CESA Lorenzo (UDC) – condannato in primo grado per corruzione aggravata, condanna annullata in appello per incompatibilità del GIP, indagato per truffa e associazione a delinquere
  21. CIARRAPICO Giuseppe (PDL) – condannato per truffa aggravata e continuata ai danni di INPS e INAIL, multa per violazione legge tutela “lavoro fanciulli e adolescenti”, condannato per falso in bilancio e truffa, condanna per diffamazione, condannato per bancarotta fraudolenta, condannato per finanziamento illecito, condannato per il crac “valadier”, condannato in appello per assegni a vuoto e in seguito reato depenalizzato, condanna in primo grado per abuso ed in seguito prescritto, condannato per truffa e violazione della legge sulle trasfusioni, rinviato a giudizio per ricettazione, indagato per truffa ai danni di palazzo Chigi
  22. CICCHITTO Fabrizio (PDL) – Il suo nome compare nelle liste della loggia massonica P2: fascicolo 945, numero di tessera 2232, data di iniziazione 12 dicembre 1980. All’epoca della scoperta degli elenchi Cicchitto era deputato e membro della direzione del Psi. è uno dei pochi ad aver ammesso di aver sottoscritto la domanda di adesione.
  23. COMINCIOLI Romano (PDL) – rinviato a giudizio per false fatture e bilanci truccati, reati poi depenalizzati
  24. CRISAFULLI Vladimiro (PD) – Ex sindaco di Enna e uomo forte dei Ds siciliani, è sotto inchiesta insieme a Totò Cuffaro per violazione di segreto d’ufficio nell’inchiesta su Messina Ambiente. Ë stato indagato dalla procura di Caltanissetta per concorso esterno in associazione mafiosa. Indagine archiviata nel febbraio 2004
  25. CUFFARO Salvatore (UDC) – condannato per favoreggiamento
  26. CUSUMANO Stefano (Udeur) – Arrestato nel 1999 a Catania con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e turbativa d’asta. Oggi resta sotto processo, con la sola accusa di turbativa d’asta, per gli appalti del nuovo ospedale Garibaldi di Catania. È senatore della Repubblica.
  27. D’ALEMA Massimo (PD) – finanziamento illecito accertato, prescritto
  28. DE ANGELIS Marcello (PDL) – condannato per banda armata e associazione eversiva
  29. DE GREGORIO Sergio (PDL) – indagato per riciclaggio e favoreggiamento della camorra, corruzione, concorso esterno in associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata al riciclaggio
  30. D’ELIA Sergio (Rosa nel pugno) – Ex dirigente di Prima linea, è stato condannato a 30 anni di carcere, poi ridotti a 12, per l’uccisione del poliziotto Fausto Dionisi. Dissociato, ha fondato l’associazione Nessuno tocchi Caino. Eletto deputato, viene scelto come segretario di presidenza della Camera.
  31. DELFINO Teresio (UDC) – Sottosegretario del governo Berlusconi, ha ricevuto un avviso di garanzia nell’inchiesta sui fondi dell’Enoteca d’Italia. 
  32. DELL’UTRI Marcello (PDL) – condannato per false fatture e frode fiscale, condannato in appello per tentata estorsione mafiosa, condannato in secondo grado a 7 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa.
  33. DEL PENNINO Antonio (PDL) – Nel luglio 1994 ha patteggiato una pena di 2 mesi e 20 giorni (convertita nella sanzione di 4 milioni) nel processo per le tangenti Enimont. A ottobre 1994 altro patteggiamento: di una pena di 1 anno, 8 mesi e 20 giorni per tangenti relative alla Metropolitana milanese. Il 25 gennaio 2000 la settima sezione penale del tribunale di Milano lo ha prosciolto nel processo per le tangenti Atm, per le forniture di autobus all azienda dei trasporti milanese
  34. DEL BONO Flavio (PD) – indagato per abuso di ufficio, peculato e truffa aggravata
  35. DE LUCA Francesco (PDL) – indagato per tentata corruzione in atti giudiziari
  36. DE PICCOLI Cesare (PD)– Nei primi anni Novanta fu accusato (e poi prescritto) di aver ricevuto dalla Fiat alcune centinaia di milioni su tre conti in Svizzera
  37. DRAGO Giuseppe (UDC) – condannato in appello per peculato e abuso d’ufficio
  38. FARINA Renato (PDL) – patteggia condanna per favoreggiamento nel sequestro di Abu Omar
  39. FASANO Vincenzo (PDL) – condannato per concussione, indultato
  40. FIRRARELLO Giuseppe (PDL) – condannato in primo grado per turbativa d’asta, richiesto rinvio a giudizio per concorso esterno in associazione mafiosa
  41. FITTO Raffaele (PDL) – rinvio a giudizio per concorso in corruzione, falso e finanziamento illecito
  42. FRIGERIO Gianstefano (PDL) – Ex leader della Dc, diventato uno degli strateghi di Forza Italia. Ha confessato, per esempio, di aver ricevuto 150 milioni da Paolo Berlusconi, in cambio dei permessi alla Fininvest per gestire la discarica di Cerro Maggiore. Ha accumulato tre condanne definitive: 1 anno e 4 mesi per finanziamento illecito ai partiti, 1 anno e 7 mesi per finanziamenti illeciti e ricettazione, 3 anni e 9 mesi per corruzione e concussione. Doveva scontare in definitiva una pena di 6 anni e 5 mesi. Affidato poi ai servizi sociali, ha avuto il permesso dal giudice di sorveglianza di frequentare il Parlamento per qualche giorno al mese: come pratica di riabilitazione
  43. GALATI Giuseppe (PDL) – indagato per associazione a delinquere, truffa e associazione segreta
  44. GIUDICE Gaspare (PDL) – condannato in primo grado per bancarotta, prescritto
  45. GRILLO Luigi (PDL) – rinviato a giudizio per aggiotaggio, indagato e prescritto per truffa
  46. GOTTARDO Settimio (UDC) – ha patteggiato una pena di 17 mesi: era accusato di corruzione per una tangente sulla costruzione del nuovo palazzo di giustizia. La deputata Annamaria Leone ne chiese la sospensione “per gravi violazioni dei doveri morali”: Leone non Ë stata ricandidata alla Camera, Gottardo entrerý in Senato.
  47. LA LOGGIA Enrico (PDL) – Indagato al Tribunale dei ministri per finanziamenti dalla Parmalat di Calisto Tanzi (100 mila euro) in cambio di presunte “consulenze”.
  48. IAPICCA Maurizio (PDL) – rinviato a giudizio per false fatture, falso in bilancio e abuso d’ufficio, prescritto
  49. LA MALFA Giorgio (PDL) – condannato per finanziamento illecito
  50. LAGANA’ FORTUGNO Maria Grazia (PD) – indagata per truffa ai danni dello Stato
  51. LANDOLFI Mario (PDL) – indagato per corruzione e truffa “con l’aggravante di aver commesso il fatto per agevolare il clan mafioso La Torre”
  52. LEHNER Giancarlo (PDL) – condannato per diffamazione
  53. LETTA Gianni ( PDL) – Nel 1993 era stato indagato per corruzione dalla procura di Roma che ne aveva chiesto addirittura l’arresto. L’inchiesta era stata poi archiviata, ma con motivazioni non proprio esaltanti per Letta. Un altra inchiesta era stata scippata, negli anni Ottanta, alla procura di Milano dal porto delle nebbie romano: quella di Gherardo Colombo sui fondi neri dell’Iri, nella quale l’allora direttore del “Tempo” Gianni Letta aveva ammesso, nel dicembre 1984, di aver ricevuto 1 miliardo e mezzo di lire in nero dall’ente statale per ripianare i buchi del suo disastrato giornale. Un giornale che, scrissero Scalfari e Turani in “Razza padrona”, era “in vendita ogni giorno, e non solamente in edicola”.
  54. LOLLI Giovanni (PD) – rinviato a giudizio per favoreggiamento
  55. LUSETTI Renzo (PD) – condannato a risarcimento di 1 milione di lire per consulenze ingiustificate
  56. MALVANO Franco (Forza Italia) – Ex questore di Napoli, Ë sotto inchiesta per concorso esterno in associazione camorristica.
  57. MANNINO Calogero (UDC) – condannato in appello per concorso esterno in associazione mafioso e processo d’appello annullato e da rifare, rinviato a giudizio per associazione a delinquere, appropriazione indebita, frode in commercio, vendita di sostanze alimentari non genuine, falso ideologico e truffa aggravata
  58. MARGIOTTA Salvatore (PD) – indagato per falso ideologico e abuso d’ufficio
  59. MARONI Roberto (Lega Nord) – condannato per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, imputato per creazione di struttura paramilitare fuorilegge
  60. MARTINAT Ugo (PDL) – indagato per turbativa d’asta e abuso d’ufficio
  61. MASTELLA Clemente (Udeur) – Ex democristiano, si presentò insieme a Pierferdinando Casini alla prima udienza del processo per mafia ad Andreotti, a Palermo. Era presente (come testimone di nozze) anche al matrimonio di Francesco Campanella, il mafioso di Villabate che aiutò Provenzano a operarsi a Marsiglia. Ora è ministro della Giustizia: viste le pendenze di molti nel suo partito, un ministro omeopatico. Nel 2007 è stato indagato per abuso d’ufficio e violazione della legge sulle associazioni segrete
  62. MATTEOLI Altero (PDL) – imputato per favoreggiamento, processo bloccato dalla Camera
  63. MESSINA Alfredo (PDL) – indagato per favoreggiamento in bancarotta fraudolenta
  64. NANIA Domenico (PDL) – condannato per lesioni personali, condannato in primo grado per abusi edilizi e prescritto
  65. NARO Giuseppe (UDC) – condannato per abuso d’ufficio, condanna in primo grado per peculato prescritta
  66. NESSA Pasquale (PDL) – rinviato a giudizio per concussione
  67. ORLANDO Leoluca (IDV) – condannato per diffamazione
  68. PARAVIA Antonio (PDL) – arrestato per tangenti, prescritto
  69. PAPA Alfonso (PDL) – indagato per abuso d’ufficio patrimoniale, immunità
  70. PAPANIA Antonio (PD) – patteggia accusa per abuso d’ufficio
  71. PECORELLA Gaetano (PDL) – imputato per favoreggiamento nelle stragi di piazza fontana e piazza la loggia
  72. PILI Mauro (PDL) – Ex presidente della Regione Sardegna, Ë indagato a Cagliari per peculato.
  73. PITTELLI Giancarlo (PDL) – indagato per associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio e “appartenenza a loggia massonica segreta o struttura similare”
  74. PREVITI Cesare (PDL) – Avvocato personale di Silvio Berlusconi, ha ereditato l’incarico professionale dal padre, che aiutò il giovane Silvio a fondare la Fininvest. E’ stato condannato, in appello, a 5 anni per corruzione del giudice Squillante e a 7 anni per corruzione del giudice Metta nel caso Imi-Sir.
  75. RIGONI Andrea (PD) – condanna in primo grado per abuso edilizio prescritta
  76. ROMANI Paolo (PDL) – Viene indagato per bancarotta fraudolenta e false fatture. L’udienza preliminale termina però con un pieno proscioglimento: per Romani niente bancarotta. Il suo nome è anche nell’elenco dei politici che ricevono generosi finanziamenti dalla Banca popolare di Lodi di Gianpiero Fiorani. In effetti Romani ha bisogno di soldi: sta pagando circa 400 mila euro come risarcimento al curatore fallimentare di Lombardia 7.
  77. ROMANO Francesco Saverio (UDC) – indagato per concorso esterno in associazione mafiosa
  78. RUSSO Paolo (PDL) – indagato per violazione della legge elettorale
  79. SCAJOLA Claudio (PDL) – arrestato per concussione aggravata nel 1983, è stato prosciolto poi in seguito.
  80. SCAPAGNINI Umberto (PDL) – condannato in primo grado per abuso d’ufficio e violazione della legge elettorale, indagato per abuso d’ufficio aggravato
  81. SCELLI Maurizio (PDL) – accusato di aver dirottato 17 milioni di euro destinati alla missione “antica babilonia”
  82. SCIASCIA Salvatore (PDL) – condannato per corruzione
  83. SIMEONI Giorgio (PDL) – indagato per associazione per delinquere e corruzione
  84. SPECIALE Roberto (PDL) – indagato per utilizzo privato di mezzi della GdF
  85. STERPA Egidio (PDL) – Deputato di Forza Italia. Dirigente del vecchio Partito liberale, Ë stato condannato a 6 mesi in via definitiva per la tangente Enimont.
  86. STORACE Francesco (PDL) – Ex presidente della Regione Lazio e poi ministro della Salute, ha dovuto dimettersi perchè coinvolto nello scandalo delle intercettazioni e dello spionaggio illecito ai danni di Piero Marrazzo, Alessandra Mussolini e Giovanna Melandri, suoi avversari alle elezioni regionali del 2005. Per questa vicenda, è indagato anche per associazione a delinquere.
  87. TOMASSINI Antonio (PDL) – condannato per falso
  88. TORTOLI Roberto (PDL) – indagato per concorso in estorsione
  89. VALENTINO Giuseppe (PDL) – indagato per favoreggiamento
  90. VISCO Vincenzo (PD) – Deputato della Repubblica, ex ministro Ds. Condannato definitivamente dalla Cassazione nel 2001 per abusivismo edilizio, per via di alcuni ampliamenti illeciti nella sua casa a Pantelleria: 10 giorni di arresto e 20 milioni di ammenda.
  91. VITO Alfredo (PDL) – Fu indagato, arrestato e processato per tangenti. Condanna definitiva e 2 anni patteggiati e oltre 4 miliardi di lire restituiti per 22 episodi di corruzione a Napoli. La Direzione distrettuale antimafia di Napoli chiese al Parlamento l’autorizzazione a procedere contro di lui anche per concorso esterno in associazione a delinquere di tipo mafioso, sospettando suoi rapporti con la Camorra (fu poi prosciolto). Patteggiò la condanna e restituì parte del malloppo. Quei quasi 5 miliardi sono stati impiegati per costruire un parco pubblico alla periferia di Napoli 
  92. VALENTINO, Giuseppe (PDL) – Sottosegretario alla Giustizia del governo Berlusconi, è indagato in Calabria in relazione “a condotte attinenti gli interessi della criminalitý organizzata nel settore dei finanziamenti pubblici, degli appalti, delle infiltrazioni nelle istituzioni e nella pubblica amministrazione”. Il suo nome Ë anche presente nelle indagini sulle scalate bancarie dell’estate 2005, indicato come uno dei politici che erano punto di riferimento per il banchiere Gianpiero Fiorani.
  93. VIZZINI Carlo (PDL) – condannato in primo grado per finanziamento illecito, prescritto
  94. ZINZI Domenico (UDC) – condannato in primo grado per omicidio colposo. In seguito la prima sezione della corte di appello di Napoli lo ha assolto perché il fatto non sussiste.

Si attendono suggerimenti in caso sia sfuggito qualcuno, grazie!

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Non c’è posto alla mensa per i poveri e ferisce 2 persone ‘per fame’

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E’ successo al pranzo parrocchiale in Santa Maria in Trastevere a Roma

Una mensa per poveri

Una mensa per poveri

ROMA – E’ arrivato tardi e viste le tante persone che affollavano l’abituale pranzo domenicale per i poveri, organizzato dal parroco della Basilica di San Maria in Trastevere a Roma, si è lamentato perché il cibo era poco e lui aveva tanta fame. Non solo: non gli piaceva l’angolino che gli avevano assegnato per mancanza di posto. A quel punto un volontario lo ha allontanato. Ma l’uomo, un marocchino di 34 anni, ha preso un coltello e ha ferito altri due avventori, un sardo di 41 anni e un romeno di 21 anni, che erano intervenuti per aiutare il volontario. L’italiano ha riportato varie ferite tra cui alla coscia e al braccio ma tutte lievi, mentre il romeno è stato colpito all’altezza del polmone ed è in prognosi riservata. Entrambi sono stati portati dal 118 in ospedale, il primo al Santo Spirito e il secondo al San Camillo. L’episodio è avvenuto intorno alle 14 e ad intervenire è stata la volante del commissariato Trastevere che transitava per la piazza antistante la chiesa e si è accorta dell’aggressione. Il marocchino, che avrebbe anche un disagio mentale, è stato arrestato per tentato omicidio plurimo. “Secondo quanto abbiamo ricostruito – spiega il portavoce della Comunità di Sant’Egidio Mario Marazziti – l’uomo aveva già mangiato e voleva risedersi e gli è stato detto di aspettare e tornare dopo”. Forse il marocchino non era abituato al sovraffollamento delle mense dei poveri che, anche a causa della crisi, a Roma devono ormai fare fronte ad una richiesta che si è più che raddoppiata. Il dato che emerge, sl di là della ricostruzione del fatto, infatti è che a Roma la povertà è aumentata in modo esponenziale con il passare delle settimane. Uno degli indicatori più veritieri che fotografa la dura realtà è il numero dei pasti che vengono forniti dalle mense per i poveri. Nella Basilica di Santa Maria in Trastevere, teatro dell’accoltellamento di oggi, fino ad alcune settimane fa al pranzo domenicale organizzato dai parroco si presentavano circa 20-25 persone, “in pochissime settimane sono diventati – spiega Marazziti- tra i 100 ed 120. Si sono creati così tempi d’attesa e non c’é spazio per tutti. Gli immigrati rimangono sempre i più numerosi ma ci sono moltissimi italiani. C’é un disagio in crescita nella città e gli spazi di solidarietà impediscono che diventi disperazione ed esplodano i drammi individuali”. “Come comunità di Sant’Egidio nella nostra lunga storia, in circa 20 anni, – spiega il portavoce – abbiamo dato assistenza a circa 150mila persone e ci sono stati soltanto un paio di casi di violenza. C’é da registrare come a Roma appena si aprano spazi di solidarietà aumenti la richiesta nei nostri centri”. Un altro dato che conferma come la crisi dei mercati sia diventata una crisi reale che incide in modo pesante nella vita quotidiana delle persone.
ANSA, 30 aprile
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