E’ successo al pranzo parrocchiale in Santa Maria in Trastevere a Roma
Una mensa per poveri
ROMA – E’ arrivato tardi e viste le tante persone che affollavano l’abituale pranzo domenicale per i poveri, organizzato dal parroco della Basilica di San Maria in Trastevere a Roma, si è lamentato perché il cibo era poco e lui aveva tanta fame. Non solo: non gli piaceva l’angolino che gli avevano assegnato per mancanza di posto. A quel punto un volontario lo ha allontanato. Ma l’uomo, un marocchino di 34 anni, ha preso un coltello e ha ferito altri due avventori, un sardo di 41 anni e un romeno di 21 anni, che erano intervenuti per aiutare il volontario. L’italiano ha riportato varie ferite tra cui alla coscia e al braccio ma tutte lievi, mentre il romeno è stato colpito all’altezza del polmone ed è in prognosi riservata. Entrambi sono stati portati dal 118 in ospedale, il primo al Santo Spirito e il secondo al San Camillo. L’episodio è avvenuto intorno alle 14 e ad intervenire è stata la volante del commissariato Trastevere che transitava per la piazza antistante la chiesa e si è accorta dell’aggressione. Il marocchino, che avrebbe anche un disagio mentale, è stato arrestato per tentato omicidio plurimo. “Secondo quanto abbiamo ricostruito – spiega il portavoce della Comunità di Sant’Egidio Mario Marazziti – l’uomo aveva già mangiato e voleva risedersi e gli è stato detto di aspettare e tornare dopo”. Forse il marocchino non era abituato al sovraffollamento delle mense dei poveri che, anche a causa della crisi, a Roma devono ormai fare fronte ad una richiesta che si è più che raddoppiata. Il dato che emerge, sl di là della ricostruzione del fatto, infatti è che a Roma la povertà è aumentata in modo esponenziale con il passare delle settimane. Uno degli indicatori più veritieri che fotografa la dura realtà è il numero dei pasti che vengono forniti dalle mense per i poveri. Nella Basilica di Santa Maria in Trastevere, teatro dell’accoltellamento di oggi, fino ad alcune settimane fa al pranzo domenicale organizzato dai parroco si presentavano circa 20-25 persone, “in pochissime settimane sono diventati – spiega Marazziti- tra i 100 ed 120. Si sono creati così tempi d’attesa e non c’é spazio per tutti. Gli immigrati rimangono sempre i più numerosi ma ci sono moltissimi italiani. C’é un disagio in crescita nella città e gli spazi di solidarietà impediscono che diventi disperazione ed esplodano i drammi individuali”. “Come comunità di Sant’Egidio nella nostra lunga storia, in circa 20 anni, – spiega il portavoce – abbiamo dato assistenza a circa 150mila persone e ci sono stati soltanto un paio di casi di violenza. C’é da registrare come a Roma appena si aprano spazi di solidarietà aumenti la richiesta nei nostri centri”. Un altro dato che conferma come la crisi dei mercati sia diventata una crisi reale che incide in modo pesante nella vita quotidiana delle persone.
ANSA, 30 aprile