Nel clima delle festività natalizie, tra bollicine e panettoni, regali e presepi, nell’attesa dei consueti botti di fine anno, sembra essere sfuggito, con qualche rarissima eccezione, all’attenzione dei politici nostrani l’ennesimo spot contro i medici. Sarà il clima festaiolo, sarà che la finanziaria andava chiusa ed occorreva stare attenti a non fare saltare gli emendamenti che stanno a cuore al proprio paesello ed alla propria consorteria, ma resta il fatto che nessuna voce della politica si è levata per condannare l’aggressione verso la categoria medica e, di fatto, verso il servizio sanitario pubblico.
Solo due politici pentastellati, Misiti e Trizzino, hanno dichiarato che lo “spot con la Bonaccorti alimenta rancore verso i medici e favorisce la loro fuga dalla sanità pubblica” ed hanno altresì chiesto di sospendere la messa in onda. Un po di sensibilità che fa di sicuro piacere!
È chiaro che la star televisiva dei tempi che furono non godeva da anni di tutta questa attenzione mediatica. Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici ed alcuni sindacati, tra cui in prima fila la Cisl Medici che su questo argomento è da tempo attiva e propositiva, le hanno indirettamente consentito di meritarsi il cachet con il quale era stata ingaggiata. Alcuni anni or sono, il Collegio dei Primari Oncologi Ospedalieri e l’associazione dei medici accusati ingiustamente di malpractice avevano diffuso un video, in replica all’ennesimo spot che invitava i cittadini a denunciare i medici ai fini di un risarcimento economico. E nel video, presente su youtube all’indirizzo https://youtu.be/Uhxx4CymZJk non ci erano andati leggeri. I protagonisti erano gli avvoltoi, simpatici volatili con gusti non proprio raffinati. Pennuti mangiacadaveri a parte, resta tuttavia una sorta di vuoto politico e legislativo nel quale qualche sedicente associazione di tutela si infila non per denigrare ma esclusivamente per ottenere un ritorno economico da spartire con i cittadini che potenzialmente possono avere ricevuto un danno con i promotori di queste iniziative che, contro ogni deontologia professionale, promettono “nessun costo in caso di rigetto della denuncia”.
A quando allora le offerte promozionali cumulative? Denuncia tre medici, il quarto lo aggrediamo noi magari al Pronto Soccorso, gratis!
Qualche politico ha mai saputo cosa significa “lite temeraria”? Bene, vuoi denunciare? Fai pure! Ma in caso di soccombenza del denunciante, allora il medico deve essere messo in grado di esercitare un’ azione di rivalsa, come scrivono quei Magistrati che nella stragrande maggioranza dei casi rigettano questa pratica continuativa di fare ricorso alla denuncia per ottenere un ritorno economico.
La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano nel 2017 ha ricevuto circa 300 esposti da parte di soggetti che, a vario titolo e con diverse motivazioni, hanno denunciato i medici. Il Pubblico Ministero Tiziana Siciliano, che coordina il pool ambiente, salute e lavoro della Procura di Milano, ha parlato l’8 ottobre a margine di un convegno sulla responsabilità penale e contabile nelle professioni sanitarie, organizzato dalla Scuola Superiore della Magistratura: una vera e propria “patologia” del sistema giudiziario, perché troppe risultano essere le motivazioni di tipo strumentale, utili per fare pressioni in vista di una richiesta di risarcimento danni in sede civile, richiesta che nella maggioranza dei casi finisce con una archiviazione. Ma prima di una archiviazione quanta sofferenza da entrambi i lati della barricata!
@vanessaseffer
Da Sanità Online-News