“Vogliamo siano candidate ed elette numerose donne, forti, autorevoli e rappresentative della realtà delle italiane, che si impegnino a superare le discriminazioni e le diseguaglianze e a modificare la realtà e l’immagine delle donne nel nostro Paese. Ad agire per un’effettiva democrazia paritaria nelle istituzioni, nella vita economica e sociale, nelle relazioni familiari e nella informazione. Per fare dell’Italia una nazione più giusta, più forte, più coesa, più autorevole in Europa e nel mondo”.
“Se Non Ora Quando” si presenta all’appuntamento elettorale del 2013 con un Manifesto che chiede a tutte le forze politiche di impegnarsi per un’Italia nuova che faccia spazio alle donne, e una campagna multimediale dal claim: “Se crescono le donne, cresce il Paese”. In tutta Italia, oggi, i comitati che aderiscono alla rete di Se Non Ora Quando hanno organizzato incontri per presentare il manifesto, lo spot per invitare a votare donna e la videoinchiesta che da domani, in tutto il Paese, chiederà alle donne di raccontare le condizioni in cui vivono e il paese che vorrebbero. Sono precise le richieste che le donne di Se non ora quando – il gruppo di donne, di diverso orientamento culturale, religioso, politico, promotrici della manifestazione del 13 febbraio 2011 che portò in piazza un milione di persone – chiedono ai partiti e ai movimenti politici “per meritarsi il voto delle italiane”.
Innanzitutto “la formazione di liste paritarie per raggiungere l’effettiva parità tra uomini e donne, 50 e 50, nei luoghi di decisione pubblica. Poi,la riduzione drastica dei costi della politica, trasparenza e democrazia nella vita interna dei partiti politici e l’inserimento nei programmi di alcune misure, come un welfare che consenta l’occupazione femminile e offra alle famiglie indispensabili servizi di cura per bambini, persone anziane e disabili. Ancora, politiche contro la precarietà lavorativa di giovani e donne; l’estensione dell’indennità di maternità e del congedo di paternità obbligatorio; il contrasto della violenza contro le donne e del femminicidio; la ridefinizione del servizio pubblico radiotelevisivo in funzione di una nuova idea di cittadinanza, per una rappresentazione rispettosa e plurale delle donne; la promozione di una cultura di genere a tutti i livelli dell’educazione; la pienezza dei diritti civili per tutte le donne, omosessuali ed eterosessuali, italiane e straniere, e la cittadinanza per chi nasce in Italia; la difesa e l’applicazione della 194 (aborto) su tutto il territorio; l’obbligo di valutazione dell’impatto di genere di tutti i provvedimenti legislativi e governativi, in linea con le raccomandazioni europee”. Se non ora quando lancia anche una campagna di mobilitazione attraverso l’uso degli strumenti video.
L’iniziativa, intitolata “Un paese per donne: le parole per dirlo”, sarà una rappresentazione corale delle condizioni, delle idee e dei desideri delle donne, dal Sud al Nord. Come sono le giornate delle donne? Quali sono i loro bisogni e desideri? Cosa vogliono dalla politica? A queste domande risponderanno in una videoinchiesta le donne di tutta Italia, e le interviste saranno pubblicate sul sito di Snoq e confluiranno in un filmato finale. Infine, Se non ora quando presenta anche una campagna sociale a favore delle pari opportunità. “Se Crescono le Donne, Cresce il Paese” è una campagna multimediale che, grazie al patrocinio della Fondazione Pubblicità Progresso, verrà pianificata sulle emittenti nazionali e su tutti i media locali che vorranno ospitarla.
Testimonial d’eccezione, Claudia Pandolfi e Valentina Lodovini.
Ansa.it