A Palermo corso di formazione per Onorevoli 2.0

Share

Anche i neodeputati dell’Assemblea Regionale Siciliana, costituitasi con la recente tornata elettorale, torneranno sui banchi di scuola per studiare tutto ciò che un eletto all’amministrazione regionale deve sapere per poter svolgere al meglio il proprio lavoro.

 

 

Anche i neodeputati dell’Assemblea Regionale Siciliana, costituitasi con la recente seguitissima tornata elettorale, torneranno sui banchi di scuola per studiare tutto ciò che un eletto all’amministrazione regionale deve sapere per poter svolgere al meglio il proprio lavoro.

La votazione regionale che tanto interesse ha suscitato per via dell’“esame” al Movimento di Grillo, per il peso dell’astensionismo e per la vittoria del determinato e intrigante Presidente fautore di un governo di tecnici e artisti, fa ancora parlare di sé per via dell’offerta della Lup, Libera Università della Politica con sede a Palermo.

Ciò che verrà appreso in aula studio, con una full-immersion di sei giorni, dal 19 al 24 Novembre, fornirà un quadro di approfondimento tematico che accompagnerà lo studente-deputato nell’aula consiliare.

Le 6 lezioni, tenute da docenti universitari ed esperti, tratteranno lo Statuto regionale, l’economia, le politiche per la salute, il regolamento regionale tra regole di diritto amministrativo e prassi, vincoli di economia politica e prospettive di riforma costituzionale.

L’ARS è composta per due terzi da esordienti, tra questi i 15 eletti del Movimento 5 Stelle i primi a sollecitare un corso di formazione politica e già tutti i scritti al programma. A loro si uniranno di certo coloro che usufruiranno delle lezioni in streaming messe a disposizione dalla Lup o dell’App con la quale poter accedere, da smartphone o tablet, a video, documenti e piattaforma social network.

Il Corriere dell’Università Job è in edicola a 2€ a Milano, Roma e Napoli. Abbonati subito: 10 numeri a soli 15€! Scrivi ad abbonamenti@corriereuniv.it

Share

La guerriglia in tutta Italia non è da sottovalutare: da Milano, Trento, Roma e Napoli i fatti più gravi. Ma è solo l’inizio. Lavoro, Scuola, Fame, Povertà

Share

Cancellieri: puniro’ i poliziotti violenti ma piazza rispetti legalita’

I lacrimogeni lanciati dal ministero nel video di Repubblica.it

I lacrimogeni lanciati dal ministero nel video di Repubblica.it

Cancellieri: puniro' i poliziotti violenti ma piazza rispetti legalita'“I poliziotti responsabili di abusi verranno puniti. E questo per rendere onore e merito agli altri loro colleghi che sono la maggioranza e nei cui confronti è necessario che tutto il Paese nutra il rispetto democratico che meritano”. Lo afferma in una intervista a Repubblica il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri, dopo aver visto alcune immagini pubblicate dal quotidiano on line delle ‘manganellate’ ad un manifestante da parte di alcuni agenti, e sottolineando che “la violenza su un inerme è intollerabile e ingiustificabile”.”Questo poliziotto – aggiunge riferendosi alle immagini del video – sarà identificato subito. Faremo le dovute valutazioni e ne trarremo le conseguenze disciplinari. E lo stesso varrà qualora altre immagini dovessero documentare comportamenti simili. Su questo punto non ci sono né se né ma. Il monopolio della forza è democratico se la forza è esercitata nel rispetto della legalità”. Per il ministro dell’Interno, “è giusto che il lavoro della Polizia avvenga nella massima trasparenza” e “sono stata la prima a complimentarmi per la scelta di mettere online le immagini girate dalla Scientifica”. E sull’ipotesi di identificare i poliziotti con il numero di matricola sulla divisa, Cancellieri dice che si tratta di una “questione delicata, ma da valutare”.Gli studenti “che a migliaia sono scesi in piazza esprimono le loro ragioni. Per questo vanno difesi nella loro libertà di manifestare. Ma questo può avvenire solo in una cornice di legalità complessiva“. Perché, ad esempio, ha ragione Piero Fassino: “A Torino ci sono stati gesti da squadristi. E non è la prima volta purtroppo”. Riflettendo sul suo ruolo, Cancellieri sottolinea che “c’è un dato indiscutibile, la sottoscritta, come gli altri colleghi di questo governo, non solo ha una storia da tecnico ma è sola” perché “sono espressione di una maggioranza parlamentare che è solo numerica. E spesso questo non è proprio un vantaggio”. Quanto alle parole di Beppe Grillo nella ‘lettera al soldato blu’, si è trattato per il ministro di parole “da irresponsabile”, un esempio “di sciacallaggio politico”.

Fa discutere inoltre un video pubblicato da Repubblica.it che mostra lacrimogeni lanciati dal ministero della Giustizia sui manifestanti a Via Arenula.

“Fate valere le vostre legittime proteste, ma con il massimo sforzo di razionalità perché solo così potremo portare il paese fuori dalla crisi”. Lo afferma il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

SCONTRI IN TUTTA ITALIA, FERITI E ARRESTI – Decine di migliaia di persone hanno manifestato ier in tutta Italia per lavoro e scuola. Episodi di guerriglia urbana si sono registrati a Roma, Torino, Milano e Padova. Decine di agenti feriti, otto manifestanti arrestati e altri otto denunciati nella Capitale. Subito diffuse sul web le immagini dei tafferugli. E, in serata, la “ferma condanna” delle violenze da parte del ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri, che ha espresso “apprezzamento” per l’operato delle forze di polizia.

E’ Roma il teatro degli episodi più gravi. Diversi i cortei in azione, tra studenti e lavoratori. Il primo focolaio di tensione quando un gruppo di militanti di Blocco Studentesco ha tentato di forzare un cordone di sicurezza per arrivare a Palazzo Chigi. Dopo un lancio di sassi contro le forze dell’ordine c’é stata una carica di alleggerimento. Scene di vera e propria guerriglia urbana poi sul Lungotevere tra polizia e corteo degli studenti, dopo un fitto lancio di pietre e bottiglie da parte di questi ultimi, che hanno anche divelto pali segnaletici e lanciato bombe carta. Coinvolta anche la sinagoga, davanti alle quale, ha lamentato il presidente della Comunità ebraica, Riccardo Pacifici, sono stati urlati slogan contro Israele, pro Saddam ed esposte bandiere palestinesi. Jeep blindate hanno poi disperso i gruppi più violenti. Ma c’erano anche tanti adolescenti all’esordio in piazza, scioccati ed impauriti dagli scontri. Oltre 140 le persone identificate e più di 50 i fermati, ha riferito il questore di Roma Giuseppe Pecoraro, spiegando che “sono stati sequestrati petardi, martelli, mazze, scudi e caschi, a dimostrazione del fatto che c’era chi voleva esclusivamente dimostrare con violenza il proprio dissenso”. Pecoraro ha poi espresso “fiducia nell’autorità giudiziaria perché questi comportamenti, ove provati, siano sanzionati severamente”. Il presidente della comunità ebraica della Capitale ha protestato per i cortei davanti alla sinagoga, mente il sindaco Gianni Alemanno è tornato a chiedere al Governo una regolamentazione delle manifestazioni in città. “La presenza di tutti questi cortei – ha detto – è inaccettabile”.

A Torino tre poliziotti sono rimasti feriti. Il più grave è stato accerchiato davanti alla sede della Provincia da una ventina di giovani, armati di bastoni e mazze da baseball, che hanno poi occupato il palazzo dell’ente. L’agente ha riportato diverse ferite al volto ed al braccio

A Milano danneggiate vetrine e banche: l’ingresso di una filiale Deutsche Bank è stato cosparso di letame. ‘Stay choosy’, si leggeva su uno striscione che parafrasava il ministro Fornero e Steve Jobs. In corso Magenta scontri tra il corteo degli studenti che ha tentato di sfondare il cordone di agenti ma è stato respinto. Altri tafferugli all’interno della stazione ferroviaria di Porta Genova. Panico tra i cittadini che aspettavano i treni. Il bilancio è di 5 agenti feriti.

A Napoli gli studenti hanno occupato per circa un’ ora i binari della Stazione Centrale. Non si sono registrati incidenti. Analoga protesta a Palermo da parte di un gruppo di studenti e lavoratori. A Padova tre poliziotti sono stati feriti da bombe carta. Diversi i momenti di tensione con la polizia che ha caricato per respingere il tentativo di alcune decine di giovani dei centri sociali di entrare nella stazione ferroviaria. A Bologna blitz del collettivo degli studenti con lancio di uova e invasione della sede della Cisl. Uova anche contro alcune banche. A Firenze dal corteo di Cobas e studenti sono stati lanciate uova contro la sede di Bankitalia e le vetrine di due istituti di credito.

Da ANSA.it 16/11/2012

Share

GOVERNO ROSA IN SICILIA: è un tentativo di Crocetta che va apprezzato. Un gruppo qualsiasi di destra avrebbe avuto il coraggio e la “voglia” di fare lo stesso?

Share

 

Il governo rosa, Concetta Raia
non sa ma ci crede….

concetta-raia-470x3001
di Chiara Billitteri -E’ l’unica donna ad essere stata rieletta al Parlamento regionale: Concetta Raia, 47 anni, un passato da sindacalista della Cgil e deputato del Partito Democratico nella passata legislatura, tornerà a lavoro forte di più di 9 mila preferenze, questa volta, però, insieme ad altre 14 donne. Record di presenze femminili a Palazzo dei Normanni.

Si prospetta, insomma, un futuro “rosa” (non per questo, però, necessariamente roseo) per la Sicilia. Sì, perché oltre la folta presenza femminile a Sala d’Ercole, il neogovernatore Crocetta ha annunciato già da tempo che la sua giunta sarà composta per metà da donne. Ma cosa può, in politica, una donna più di un uomo? Le cosiddette “quote rosa”, sono davvero fondamentali?

Se chiedete ad una donna, probabilmente vi risponderà di sì. E vi risponderà  anche che le diverse sensibilità tra i due generi possono tramutarsi in due diversi modi di fare politica: entrambi necessari.

Se poi chiedete a Concetta Raia, vi risponderà che una grande rappresentanza femminile al governo può portare, in una parola, e molto semplicemente “più concretezza”.

I siciliani, quindi, potrebbero avere, nei prossimi anni, un governo più forte dal punto di vista ‘pratico’ se, come si vocifera, si aggiungeranno alla già confermata assessore alla Sanità Lucia Borsellino,  Concetta Raia, Mariella Maggio e Linda Vancheri.

La Raia, però, non si sbilancia. “Non posso confermare ne’ smentire le voci su un mio eventuale posto in giunta – ha detto al telefono con SiciliaInformazioni – , ma indipendentemente dalla mia presenza, una cosa è sicura: dopo il risultato delle elezioni è chiaro che l’era dei malgoverni deve finire, e il buon governo può essere bene interpretato anche, e soprattutto, dalle donne siciliane”.

Proposta addirittura dai neoeletti deputati del Movimento 5 Stelle come presidente dell’Assemblea regionale, la deputata Pd potrebbe ritrovarsi a guidare l’assessorato regionale all’ Ambiente e al Territorio, lei che da segretario confederale della Cgil di Catania ha avuto la delega all’industria e ai settori produttivi, e che in Parlamento è stata sempre in prima linea con attività a sostegno dell’agricoltura. Concetta Raia però è anche una donna, e come tale ha portato avanti anche battaglie come il ddl contro la violenza sulle donne, diventato legge l’anno scorso: “una svolta epocale per la nostra regione, unica in Italia che non si era ancora dotata di questo importante strumento”.

Ecco allora che le donne siciliane da oggi potrebbero avere accanto una Regione che rappresenti anche loro.

Da SiciliaInformazioni.it

Share

Il 13 novembre è stata la ‘Giornata mondiale della gentilezza’ per un mondo migliore

Share

Un’occasione per chiunque di fare piccoli gesti ‘gentili’ e cominciare a guardare il mondo con occhi diversi
La data è coincisa con la giornata d’apertura della Conferenza del ‘World Kindness Movement’ a Tokyo nel 1997 che si è chiusa con la firma della “Dichiarazione della Gentilezza”.

Roma, “La gentilezza, come un virus, coinvolge chiunque ne venga a contatto. Il 13 novembre è l’occasione perfetta per diffonderla”. E’ uno degli slogan, scelti da ‘Gentletude’ – associazione che si batte “per un mondo migliore depurato dall’aggressività, dall’arroganza e dalla maleducazione” – per lanciare la Giornata Mondiale della Gentilezza, che si è celebrata ieri. Un’occasione per chiunque di fare piccoli gesti ‘gentili’ e cominciare a guardare il mondo con occhi diversi.

Una data “non scelta a caso – spiega l’associazione – ma che coincide con la giornata d’apertura della Conferenza del ‘World Kindness Movement’ a Tokyo nel 1997 che si è chiusa con la firma della Dichiarazione della Gentilezza. L’obiettivo di questa giornata è di “guardare oltre noi stessi, oltre i confini dei diversi paesi, oltre le nostre culture, etnie e religioni. Insomma, di renderci conto che siamo cittadini del mondo e che, in quanto tali, abbiamo spazi e presenze da condividere, abbiamo dei luoghi pubblici da curare, degli animali da proteggere, un sistema da conservare e uomini da accogliere e valorizzare. Se vogliamo dare avvio a un miglioramento, se vogliamo raggiungere l’obiettivo di una coesistenza non solo pacifica ma anche di crescita, dobbiamo focalizzare la nostra attenzione e le nostre cure su quello che abbiamo in comune. Solo così possiamo essere parte di un mondo migliore”, spiega l’associazione.

Fra le iniziative, messe a punto dall’ass.ne Gentletude, dei bigliettini sui quali, a fianco alla data del 13 novembre si legge “Ci sono giorni che non sono uguali agli altri. Facciamo di tutto per ritrovare il piacere di essere gentili. Grazie”. I bigliettini, disponibili sul sito, possono essere scaricati e stampati da chiunque, aziende o privati, vorrà celebrare la giornata con un gesto concreto. Potranno così essere esposti in bar, ristoranti, hotel e negozi; sui tavolini, nelle camere, o consegnati direttamente con le consumazioni, gli acquisti. Nelle aziende, per esempio, sulle scrivanie dei dipendenti magari con un dolcetto o una caramella, nelle sale riunioni, negli spazi comuni. “E’ un gesto che non costa nulla, sia in termini di fatica che in termini economici ma può donare tanto a chi lo riceve”, ricorda Gentletude.

E ancora: oggi l’associazione sarà presente, con suoi rappresentanti, nel caratteristico mercato rionale di viale Papiniano a Milano, regalando spille colorate, create apposta per l’occasione e richiamanti il tema della giornata. Saranno donate ai venditori ambulanti, ai loro clienti e ai passanti. Ad accompagnare il tutto, ‘Il manifesto della Gentilezza’ (nei prossimi giorni scaricabile dal sito).

 

Adnkronos

 

Share

LETTERA APERTA. Lo sfogo di Francesca Borsellino: “Io resto in Sicilia”!

Share

Mi chiamo Francesca, ho 26 anni e sono laureanda in informazione scientifica sul farmaco (facoltà di farmacia) dell’Università degli Studi di Palermo.

Scrivo a voi i miei pensieri perchè sono stanca e anche infastidita dal sentire la gente giudicare le mie scelte e demolire ogni mia speranza di riuscita in quello che sarà un possibile lavoro futuro.

Ho iniziato a lavorare all’età di 16 anni come baby sitter, ma ho fatto anche altri lavori che vanno dal doposcuola alla segretaria. Attualmente sono disoccupata ormai da oltre 18 mesi e non ho più trovato alcun tipo di impiego. Quando dico che studio in informazione scientifica sul farmaco, la prima cosa che mi si chiede è: “tuo padre è farmacista o medico?”.. no, mio padre è operaio.. “allora che vuoi fare? Ascolta il consiglio di uno che ha qualche anno in più di te: VATTENE DALLA SICILIA!”. No, io non voglio andarmene dalla Sicilia! E questa è la mia domanda: perchè tutti quelli come me, che stanno per laurearsi o sono già laureati, devono andare via dal loro luogo di nascita per poter lavorare? Ho un paio di amici che sono andati a lavorare a Milano: lavorano 8 ore al giorno, 5 giorni alla settimana, con un contratto a tempo determinato, guadagnano 1100.00 euro al mese. Pagano un affitto di 500.00 Euro per una stanza in periferia, quindi hanno l’abbonamento per la metro che prendono ogni giorno per andare a lavoro e tornare a casa, pagano le utenze e mangiano a loro spese. Tornano a casa due volte l’anno, grazie a mamma e papà che comprano il biglietto aereo. Non ci vuole certo Archimede per capire che in tasca gli resta veramente poco. Quello che molta gente ignora è che sono previsti degli incentivi per le aziende che assumono i ragazzi meridionali, quasi come se fossimo noi ad avere bisogno di loro e non il contrario. Infatti, circa il 74% di tutti i laureati del nord, viene dal sud, perchè è al sud la più alta percentuale di ragazzi che dopo il diploma decide di continuare a studiare. Sapete perchè si decide di studiare? Perchè qui, chi studia spesso proviene da famiglie umili, dove forse solo uno dei genitori ha raggiunto il diploma, e si vuole rendere orgogliosi quei genitori che per tutta la loro vita hanno solo Lavorato con lo scopo di crearsi una famiglia e poter dire un giorno: “mio figlio è un dottore”.  Qui si studia per cercare di dare prestigio ad una regione usata come “cesso” dalle altre regioni italiane, ma che possiede risorse e potenzialità infinite. Il modo per non dover essere costretta ad andare via dalla mia città, e trovare un lavoro soddisfacente e confacente ai miei studi e alle mie competenze, esiste, ed è da sempre in mano ai politici.

Signori politici, perchè ogni volta che c’è da realizzare qualche progetto non vi rivolgete ai ragazzi dell’Università? Sono certa che sarebbero felici di pianificare tutto in cambio del solo riconoscimento dei loro proponimenti. Perchè poi non affidate il tutto ad oneste aziende siciliane? Come si crea lavoro se non si muove l’economia locale? Inoltre, se tutti andiamo via, chi resta qui? Sempre i soliti raccomandati di turno, che non hanno né le competenze né le capacità per eseguire gli incarichi che gli vengono affidati.

Io voglio restare a casa mia e voglio lavorare qui, anche se è difficile. Quindi, miei carissimi signori con qualche anno in più di me, piuttosto che suggerirmi di andare, perchè non mi dite come si può fare quel cambiamento, tanto millantato da tutti gli esponenti politici nelle varie tornate elettorali che abbiamo seguito? Piuttosto che dirmi di andare, elogiate il mio coraggio di restare. Io resto. Sarò forse un’illusa senza speranze, ma voglio credere che la mia terra può risorgere dalle proprie ceneri e quando accadrà, potrò dire di aver fatto anch’io la mia parte.

Francesca Borsellino

 

Share