PALERMO: Consiglio e possibili scenari, ecco i futuri consiglieri

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Manca solo una sezione all’appello. Il comune di Palermo, dopo quasi tre giorni dalla chiusura delle urne, ha finalmente comunicato i dati definitivi delle preferenze di lista che stabiliranno chi entrerà a Sala delle Lapidi e chi no. E così adesso è possibile fare i conti, distribuendo i seggi ai partiti e tracciando i bilanci delle performance delle varie formazioni politiche.

Su tutto, però, pesa come un macigno un’incognita chiamata “premio di maggioranza”. Gli scenari possibili sono infatti tre. Il primo vede Leoluca Orlando vincente al ballottaggio: in questo caso alla lista dell’Idv (l’unica collegata ad Orlando ad aver superato la soglia di sbarramento) scatterebbero 30 consiglieri e i restanti 20 sarebbero divisi tra le restanti otto liste che hanno ottenuto più del 5%. Il secondo vede invece vincere Ferrandelli al secondo turno: in questo caso i 30 seggi andrebbero divisi fra Pd e Ora Palermo che avrebbero così la maggioranza assoluta a Palazzo delle Aquile. Infine, il terzo vede uno dei candidati vincente al ballottaggio ma con l’altro in grado, mediante l’apparentamento, di mettere insieme almeno il 50% dei voti validi: in questo caso niente premio di maggioranza e tutti i seggi verrebbero divisi col sistema proporzionale.

Grande confusione, quindi, ma soprattutto attesa. La legge parla chiaro: Ferrandelli ha sette giorni dalle elezioni per definire e ufficializzare gli eventuali apparentamenti tecnici. Una prospettiva intorno alla quale si stanno intrecciando febbrili trattative e dialoghi sotterranei fra gli otto partiti che vedrebbero così aumentare sensibilmente la propria rappresentanza in consiglio. Stando alle dichiarazioni ufficiali, sia Pd che Pdl sarebbero contrari anche se, a taccuini chiusi, in tanti ammettono che l’apparentamento sarebbe vicino più che mai.

Nel frattempo, è già possibile fare quattro conti e stabilire, per ognuno dei tre scenari, quanti seggi scatterebbero per le nove liste sopra il 5% e chi sarebbe eletto e chi no e chi invece è già sicuro dello scranno. Attenzione, però: gli scenari che tengono conto del premio di maggioranza potrebbero essere modificati da eventuali apparentamenti. Se insomma i candidati sindaci accettassero l’appoggio di altre liste e scattasse il premio di maggioranza, quest’ultimo andrebbe diviso tra tutte le liste che sostengono il vincitore, non solo fra quelle che l’hanno appoggiato al primo turno.

GLI ELETTI CERTI Sono 24 coloro che, conti alla mano, risulterebbero eletti in ognuno dei tre scenari possibili: quattro per l’Idv, tre per Udc, Pdl, Pd e Mpa, due per Ora Palermo, Amo Palermo, Cantiere popolare e Grande Sud. E nello specifico i dipietristi uscenti Totò Orlando, Alberto Mangano e Aurelio Scavone e la “rivelazione” Francesco Bertolino; i centristi Salvatore Finazzo della Sicurtransport, Giulio Cusumano e l’attuale consigliere della Terza circoscrizione Giovanni Lo Cascio; i pidiellini Giulio Tantillo (in quota Scoma) e Giuseppe Milazzo, fedelissimo di Diego Cammarata, e per una manciata di voti l’ex assessore Alessandro Anello vicino a Francesco Cascio, che supera all’ultimo Giovanni Melia. E ancora i democratici Teresa Piccione, fedelissima di Giuseppe Lupo, l’uscente Rosario Filoramo, vicino al deputato regionale Pino Apprendi, e la rivelazione Carlo Di Pisa, consigliere provinciale vicino a  Totò Cardinale; gli autonomisti Angelo Figuccia, Giovanni Geloso e l’uscente Mimmo Russo che all’ultimo supera di una trentina di voti Sonia Gangi; completano l’elenco Francesco Scarpinato e l’ex deputato Udeur Pino Faraone per la lista Amo Palermo, Edy Tamajo e Andrea Mineo per Grande Sud, Antonella Monastra e Fabrizio Ferrara per Ora Palermo e Felice Bruscia e Roberto Clemente per il Cantiere popolare.

 

Scenario 1: Orlando vince e ottiene il premio di maggioranza (clicca sull’immagine per ingrandirla)

PRIMO SCENARIO Orlando vince al ballottaggio e prende il premio di maggioranza. In questo caso, ecco come verrebbero ripartiti i seggi: 30 all’Idv, tre all’Mpa, tre al Pd, tre all’Udc, tre al Pdl, due ad Amo Palermo, due al Cantiere Popolare, due a Grande Sud e due a Ora Palermo.

E, preferenze alla mano, ecco chi entrerebbe in consiglio. Per l’Idv Totò Orlando, Alberto Mangano, Francesco Bertolino, gli uscenti Aurelio Scavone, Nadia Spallitta e Paolo Caracausi, il consigliere provinciale Luisa La Colla, Antonino Sala, Giuseppe Maniaci, Juan Diego Catalano Ugdulena, il consigliere provinciale Giuseppa Scafidi, l’uscente Salvatore Calò, Pietro La Commare, Serena Bonvissuto, Fausto Torta, Alessandra Veronese, Luigi Sanlorenzo, Giorgio Calì , Nicolò Galvano, Gaspare Lo Nigro, Orazio Giorgio La Corte, Filippo Occhipinti, Sandro Leonardi , Pia Provvidenza Tramontana, Maurizio Lombardo, il giornalista televisivo Massimo Pullara, Francesco Mazzola, Rita Giuseppina Vinci, Cosimo Pizzuto e Federica Aluzzo. In quota Pd Teresa Piccione, Rosario Filoramo e Carlo di Pisa. Per il Pdl gli uscenti Giulio Tantillo e Giuseppe Milazzo e l’ex assessore Alessandro Anello; per l’Mpa Angelo Figuccia, Giovanni Geloso e Mimmo Russo; per l’Udc Salvatore Finazzo, Giulio Cusumano e Giovanni Lo Cascio. A questi si aggiungono Francesco Scarpinato e Pino Faraone per la lista Amo Palermo, Edy Tamajo e Andrea Mineo per Grande Sud, Antonella Monastra e Fabrizio Ferrara per Ora Palermo e Felice Bruscia e Roberto Clemente per il Cantiere popolare.

 

Scenario 2: Ferrandelli vince e ottiene il premio di maggioranza (clicca sull’immagine per ingrandirla)

SECONDO SCENARIO Ferrandelli vince al ballottaggio e prende il premio di maggioranza. In questo caso così vengono ripartiti i seggi: 17 al Pd, 13 alla lista Ora Palermo, quattro all’Idv e al Pdl, tre a Mpa, Pdl e Udc, due a testa per Amo Palermo, Cantiere popolare e Grande Sud. E nello specifico per il Pd entrerebbero a Sala delle Lapidi Teresa Piccione, Rosario Filoramo, Carlo Di Pisa, Salvo Alotta, Vincenzo Tanania, Maurizio Pellegrino, Ninni Terminelli, Marco Scramuzza, Pino Mancuso, Francesco Palazzo, Milena Gentile, Alessandro Jeni, Massimiliano Lombardo, Francesco Giacalone, Roberta Tumbiolo, Nicolò Alia e Maurizio Orlando. La lista Ora Palermo eleggerebbe Antonella Monastra, Fabrizio Ferrara, Cesare Mattaliano, Ciro Ferrandelli, Sergio Mannara, Rosario Arcoleo, Leonardo Chiarello, Francesco Paolo Di Giovanni, Vito Restivo, Vincenzo Di Gaetano, Giuseppe Armanio, Francesco Todaro e Mario Caminita. E ancora per l’Idv Totò Orlando, Alberto Mangano, Francesco Bertolino e Aurelio Scavone; per il Pdl Giulio Tantillo, Giuseppe Milazzo, Alessandro Anello e Giovanni Melia; per l’Mpa Angelo Figuccia, Giovanni Geloso e Mimmo Russo; per l’Udc Salvatore Finazzo, Giulio Cusumano e Giovanni Lo Cascio; per Amo Palermo Francesco Scarpinato e Pino Faraone. E ancora Felice Bruscia e Roberto Clemente per il Cantiere Popolare e Edy Tamajo e Andrea Mineo per Grande Sud.

 

Scenario 3: il premio di maggioranza non viene assegnato (clicca sull’immagine per ingrandirla)

TERZO SCENARIO Non scatta il premio di maggioranza. Ecco come verrebbero ripartiti i seggi: otto all’Idv, sei a Udc, Pd, Pdl e Mpa, cinque a Ora Palermo e Amo Palermo e quattro per Cantiere popolare e Grande Sud. E nello specifico verrebbero eletti per l’Idv Totò Orlando, Alberto Mangano, Francesco Bertolino, Aurelio Scavone, Nadia Spallitta, Paolo Caracausi, Luisa La Colla e Antonino Sala; per l’Udc Salvatore Finazzo, Giulio Cusumano, Giovanni Lo Cascio, Pietro Polizzi, Franco Siino e Massimiliano Fiore; per il Pd Teresa Piccione, Rosario Filoramo, Carlo Di Pisa, Salvo Alotta, Vincenzo Tanania e Maurizio Pellegrino; per il Pdl Giulio Tantillo, Giuseppe Milazzo, Alessandro Anello, Giovanni Melia, Sebastiano Drago e Leopoldo Piampiano; per l’Mpa Angelo Figuccia, Giulio Cusumano, Mimmo Russo, Sonia Gangi, Pietro Garonna e Claudio Volante. E ancora per Ora Palermo Antonella Monastra, Fabrizio Ferrara, Cesare Mattaliano, Ciro Ferrandelli e Sergio Mannara; per Amo Palermo Francesco Scarpinato, Pino Faraone, Paolo Porzio, Totò Palma e Giampiero Lombardo; per il Cantiere popolare Felice Bruscia, Roberto Clemente, Giuseppe Bevilacqua e Pippo Enea; per Grande Sud Edy Tamajo, Andrea Mineo, Pino Federico e Sandro Terrani.

Di Roberto Immesi e Claudio Reale

Da Live Sicilia, 10 mag 2012

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