Promoveatur ut amoveatur

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Sia promosso affinchè sia rimosso! Ma chi se non noi italiani potevamo inventarci una simile genialata, usata spesso fra i burocrati quando dobbiamo risolvere l’annoso problema del doverci necessariamente liberare di qualcuno, spesso poco zelante, ma perlopiù si tratta di quello più efficiente, pertanto scomodo, promuovendo lo stesso a qualsiasi altro ruolo di valore, addirittura di rango superiore, per non incorrere in altre eventuali problematiche, basta che ce lo si tolga dalle scatole e che dia l’esempio.

Già, che dia l’esempio. Che tutti vedano che se ad uno è andata bene, al prossimo potrebbe invece andare peggio, magari costare il posto.

Proprio domenica scorsa a L’Arena di Giletti c’era un uomo che ha difeso il portafogli della società per cui lavora mettendo in luce i comportamenti illeciti dell’ex Presidente, che poi si è dimesso. Lui però è stato “premiato” e spostato “hic et nunc”. Chi lo vuole uno spione nel suo organico?

C’è molto materiale per il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, che potrebbe istituire un Ufficio ad hoc per la protezione di chi giustamente vuole si garantisca il corretto funzionamento del Pubblico.

 

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