L’“Italian Style” di Sergio Daricello

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Sergio Daricello è lo stilista e illustratore palermitano i cui ritratti sono stati scelti dalla mitica regina del pop Madonna, dopo aver lanciato lo scorso 25 luglio sul suo sito ufficiale il concorso: “Show us your Basquiat” dall’omonima canzone. I disegni di Daricello, che ritraggono la star americana come una fiera Giovanna D’Arco e quelli di una rosa di artisti di tutto il mondo, hanno aperto il “Rebel Heart Tour” della cantante a Montreal lo scorso settembre (che nei giorni scorsi ha fatto tappa anche a Torino) e hanno fatto da backdrop nei suoi concerti. Disegni che contemporaneamente sono stati esposti nella galleria di Palazzo Saluzzo Paesana di Torino in una mostra intitolata “Iconic – Portraits and Artwork inspired by the Queen of Pop”.

Sergio, palermitano classe 1976, non è più una promessa ma una certezza dell’Italian Style. Si ispira al Dior originale, a Balenciaga, studia Valentino poi discostandosene ma riconoscendo la grandezza dei grandi padri della moda. Una passione per Maria Antonietta, per il barocco siciliano che introduce nelle sue collezioni spontaneamente. Non poteva che essere Miss Louise Veronica Ciccone, barocca anche lei dall’anima alle vesti e abituata a scoprire i talenti, ad esaltarne lo spirito.

“Il barocco siciliano, per quanto possa sembrare carico, ha una sua essenzialità nelle linee – spiega Daricello – Ci sono delle pulizie tramandate da quelle ricchezze arabo- normanne che erano però schematiche e non lasciate al caso, per nulla invadenti. Il nostro barocco è molto più elegante di quello spagnolo, che quasi non fa distinguere tutte le forme, mentre da noi, in Sicilia, è molto più pulito e lineare ed è ciò che cerco di fare io; le mie linee sono molto nette, così anche le mie curve, e cerco di essenzializzare la ricchezza senza perderla”.

La sua collezione primavera-estate 2016 è ispirata ad una rilettura del Gattopardo, idea arrivata durante un volo di rientro dalla Cina e il suo libro preferito in mano per l’ennesima volta. Don Pirrone che passa da Casa Professa con la carrozza del principe Tomasi di Lampedusa. Così a Sergio viene in mente di andarci, tanto sta a due passi da casa sua, trascorre una mezza mattinata a fare foto agli splendidi marmi con la particolare decorazione a mischio, perfetto per ciò che riguarda la stampa dei suoi tessuti.

“Per quanta riguarda le forme degli abiti – continua Sergio Daricello – essendomi ispirato al tardo Ottocento, ho cercato nelle lunghezze dei tagli particolari, poi le crinoline e ampiezze con organze ricamate in motivi geometrici; un pizzo sangallo non con i fiorellini ma con dei macro pois, quindi più contemporanei. I miei colori sono sempre il bianco e il nero, con il rosa e il latte e menta, un verde molto chiaro che ricorda la pasta di martorana ricoperta dalla glassa di zucchero bianco”.

@vanessaseffer

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