In ROSA l’elezione del Presidente, in ROSA il mondo di Matteo, NOIR e senza donne il centrodx

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L’elezione del dodicesimo Presidente della Repubblica si è tinta di rosa, perchè i 1009 grandi elettori, i deputati, i senatori e i 58 rappresentanti delle Regioni, riuniti in seduta comune, sono stati accolti da Laura Boldrini, Presidente della Camera e da Valeria Fedeli, Presidente supplente del Senato, in carica fino a quando Pietro Grasso, che ha fatto le veci del Presidente della Repubblica, non ritorni a Palazzo Giustiniani. Ma accanto alle due Presidenti, a coadiuvare il lavoro durante questa elezione, altre due donne: il Segretario Generale alla Camera Lucia Pagano e il Segretario Generale al Senato Elisabetta Serafin.

La Presidente Boldrini ha eletto personalmente ben due Presidenti della Repubblica, il comunista Giorgio Napolitano e il democristiano Sergio Mattarella.

Non posso certo rimanere indifferente e nemmeno privarmi di una considerazione che riguarda Matteo Renzi, che è stato in grado seppur così giovane di avere “coraggiosamente” apportato dei cambiamenti radicali affrontando dinosauri e draghi sputafuoco senza paura, dentro e fuori casa, facendo prima accordi con loro e proprio per questo buggerandoli per il bene di chi e di cosa lo vedremo, ma non ha certo fatto una brutta figura!

Maria Elena Boschi ha certamente avuto il suo ruolo. Sembrava stare da canto, invece ritengo abbia fatto la sua parte integrando con la sua presenza e con la sua intermediazione, un lavoro veramente ben gestito, fino ad ora.

Ma quello che più risalta all’occhio, al mio certamente, è che in questa compagine, uno come Matteo Renzi abbia avuto il coraggio sin dall’inizio di dare ad un gruppo di persone veramente nuove un’opportunità e soprattutto alle donne. Tante tante donne. Alcune delle quali faticavano, forse perchè non tutti nasciamo con il microfono in mano, a dire quattro parole in fila, ma poi un poco alla volta, bisogna ammettere che la situazione è migliorata e queste persone sono cresciute e sono state capaci di dimostrare personalità. Lui, Matteo, non teme per questo di essere oscurato. Intanto perchè è un uomo sicuro di sè, cosapevole di ciò che ha e che sa, poi perchè credo sia uno davvero convinto che uomini e donne possano lavorare insieme, dando un contributo reciproco ai progetti, senza per questo sentirsi minacciato, anzi, credo che vicino a lui queste signore si sentano al sicuro.

Non posso che provare stima e ammirazione per questo.

Sinceramente non trovo riscontro in ambito di centrodx in qualcosa di analogo. Piuttosto sento un’aria pesante e un maschilismo imperante che non lascia spazio, che affatica anche la respirazione e fa perdere un sacco di tempo. Per qualsiasi cosa, farsi ascoltare è un dramma, per giungere ad un obiettivo anche piccolissimo fatiche secolari di appuntamenti e strascichi di settimane che passa la voglia. Nessuna operatività, nessuna politica del territorio, nessun interesse per le persone, per le donne men che meno. Anche nei più giovani noto un atteggiamento un po cialtrone molto spesso e un po irriverente, come se tutto fosse loro dovuto. Non credo che il centrodx si sia accorto di essere morto, qualcuno deve preoccuparsi di seppellirlo forse, di fare una bella messa e poi sulle ceneri tentare di ricostruire qualcosa.

Sogno un rottamatore di centrodestra, che possa arrivare in fretta!

Vanessa Seffer

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