Omicidio plateale, lo stile mai perso dei mafiosi

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L’omicidio del boss mafioso Giuseppe Dainotti commesso ieri a Palermo, conferma che certe attività dei clan non si sono mai spente, nè smorzate.

In tanti dicono “la mafia si è spostata al Nord, in Sicilia c’è troppa fame perchè stiano ancora qua. Ci possono essere quattro delinquenti, ma quelli grossi stanno nelle città coi soldi!”. C’è un fondo di verità, ma chi aveva qualche dubbio sulla totale assenza del malaffare, ieri se lo dev’essere tolto.

Questo omicidio, però, accade a ridosso di un importante evento, che da 25 anni riunisce migliaia di persone a Palermo, per sfilare nelle strade principali della città e per dire al mondo “noi non ci stiamo!”, per l’anniversario delle stragi che portarono via Falcone e Borsellino (con la loro scorta), gli eroi di cui tutto il Paese si riempie la bocca.

#PalermochiamaItalia è il titolo della manifestazione di quest’anno, proprio oggi, cui parteciperanno 70mila studenti da tutta Italia. Un susseguirsi di eventi: la cerimonia di apertura guidata dal Presidente Mattarella, la Nave della Legalità, la mostra fotografica dell’ANSA allo Spasimo, l’Aula bunker che diventa galleria d’Arte e che ospiterà le opere recuperate dai Carabinieri, i due tradizionali cortei che vedono protagoniste tutte le scuole della città. Tutto questo si può anche seguire su diversi programmi Rai.

Dainotti è stato ammazzato 24 ore prima di tutto questo. Un gesto plateale, come piace ai signori della mafia.

@vanessaseffer

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Si muore ancora per il freddo

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Siamo nel 2017, a Roma, una delle città più importanti del mondo e di tutti i tempi, di uno dei Paesi più di peso d’Europa e dell’Occidente, ma dobbiamo sentire ancora che qualcuno qui muore a causa del freddo.

Una donna a Roma è stata trovata senza vita in una roulotte. Nonostante il costante impegno di associazioni, Croce Rossa e cittadini che fanno del loro meglio contribuendo con il loro tempo, le offerte, le donazioni di abbigliamento pesante e coperte, succede e succede ancora. Cosa ci vuole per capire che una grossa fetta dei nostri concittadini italiani soffrono, non hanno sempre da mangiare, non sanno dove ripararsi e come curarsi, non hanno un lavoro che consenta loro una vita dignitosa?

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Per salvare MPS ciascun italiano sarà tassato di 108E …

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mps

 

perchè non dovremmo sapere chi sono i principali debitori che stiamo aiutando?

Bisognerebbe proporre anche ad altre banche (San Paolo, Unicredit, Ubi banca ..) di fare lo stesso.

Comunque, basta andare a cercare quali sono le aziende di peso (i gruppi immobiliari, le aziende commerciali, le industrie) che sono fallite dopo la crisi del 2009, oppure quelle che hanno rifondato (almeno in parte)  con le azioni delle propria holding i debiti con le banche, che sono divenute socie delle stesse.

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Promoveatur ut amoveatur

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Sia promosso affinchè sia rimosso! Ma chi se non noi italiani potevamo inventarci una simile genialata, usata spesso fra i burocrati quando dobbiamo risolvere l’annoso problema del doverci necessariamente liberare di qualcuno, spesso poco zelante, ma perlopiù si tratta di quello più efficiente, pertanto scomodo, promuovendo lo stesso a qualsiasi altro ruolo di valore, addirittura di rango superiore, per non incorrere in altre eventuali problematiche, basta che ce lo si tolga dalle scatole e che dia l’esempio.

Già, che dia l’esempio. Che tutti vedano che se ad uno è andata bene, al prossimo potrebbe invece andare peggio, magari costare il posto.

Proprio domenica scorsa a L’Arena di Giletti c’era un uomo che ha difeso il portafogli della società per cui lavora mettendo in luce i comportamenti illeciti dell’ex Presidente, che poi si è dimesso. Lui però è stato “premiato” e spostato “hic et nunc”. Chi lo vuole uno spione nel suo organico?

C’è molto materiale per il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, che potrebbe istituire un Ufficio ad hoc per la protezione di chi giustamente vuole si garantisca il corretto funzionamento del Pubblico.

 

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